marzo 01, 2008

MAMME ROMANE


MAMME ROMANE

cucinare e leggere contempoaraneamente

Lavo i carciofi (li ho presi in offerta al super 0,89€) e ho tra le mani un libretto sembra una favoletta per bambini ma leggendo scopro che...
C'era una volta un albero che amava un bambino.
Il bambino veniva a visitarlo tutti i giorni.Raccoglieva le sue foglie con le quali intrecciava delle corone per giocare al re della foresta. Si arrampicava sul suo tronco e dondolava attaccato al suoi rami. Mangiava i suoi frutti e poi, insieme, giocavano a nascondino.Quando era stanco, il bambino si addormentava all'ombra dell'albero, mentre le fronde gli cantavano la ninna nanna.
Il bambino amava l'albero con tutto il suo piccolo cuore. E l'albero era felice.
Ma il tempo passò e il bambino crebbe.
devo sbrigarmi sono già le 18,30 e con la fame che hanno...grattugio il formaggio, trito finemente il prezzemolo e l'aglio privato dell'anima così è più digeribile. In una piccola terrina sbatto 2 tuorli d'uovo con un po' di sale e pepe.
Ora che il bambino era grande, l'albero rimaneva spesso solo.Un giorno il bambino venne a vedere l'albero e l'albero gli disse:"Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l'altalena con i miei rami, mangia i miei frutti, gioca alla mia ombra e sii felice"."Sono troppo grande ormai per arrampicarmi sugli alberi e per giocare", disse il bambino. "Io voglio comprarmi delle cose e divertirmi. Voglio dei soldi. Puoi darmi dei soldi?"."Mi dispiace", rispose l'albero "ma io non ho dei soldi. Ho solo foglie e frutti. Prendi i miei frutti, bambino mio, e va' a venderli in città. Così avrai dei soldi e sarai felice".Allora il bambino si arrampicò sull'albero, raccolse tutti i frutti e li porto via.E l'albero fu felice.Ma il bambino rimase molto tempo senza ritornare... E l'albero divenne triste.Poi un giorno il bambino tornò; l'albero tremò di gioia e disse:"Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l'altalena con i miei rami e sii felice"."Ho troppo da fare e non ho tempo di arrampicarmi sugli alberi", rispose il bambino. "Voglio una casa che mi ripari", continuò. "Voglio una moglie e voglio dei bambini, ho dunque bisogno di una casa. Puoi danni una casa?"."Io non ho una casa", disse l'albero. "La mia casa è il bosco, ma tu puoi tagliare i miei rami e costruirti una casa. Allora sarai felice".Il bambino tagliò tutti i rami e li portò via per costruirsi una casa. E l'albero fu felice. Per molto tempo il bambino non venne.
Dispongo i carciofi leggermente aperti in una pentola, mescolo all'uovo sbattuto il parmiggiano grattugiato, il prezzemolo e l'aglio tritato...
Quando ritornò, l'albero era così felice che riusciva a malapena a parlare."Avvicinati, bambino mio", mormorò "vieni a giocare"."Sono troppo vecchio e troppo triste per giocare", disse il bambino."Voglio una barca per fuggire lontano di qui. Tu puoi darmi una barca?"."Taglia il mio tronco e fatti una barca", disse l'albero. "Così potrai andartene ed essere felice".Allora il bambino tagliò il tronco e si fece una barca per fuggire. E l'albero fu felice... ma non del tutto.
Verso il composto sui carciofi leggermente aperti in modo aggiungo un po' d'acqua e lascio che cuociano a fuoco lento...molto lento
Molto molto tempo dopo, il bambino tornò ancora."Mi dispiace, bambino mio", disse l'albero "ma non resta più niente da donarti... Non ho più frutti"."I miei denti sono troppo deboli per dei frutti", disse il bambino. "Non ho più rami", continuò l'albero "non puoi più dondolarti"."Sono troppo vecchio per dondolarmi ai rami", disse il bambino."Non ho più il tronco", disse l'albero. "Non puoi più arrampicarti"."Sono troppo stanco per arrampicarmi", disse il bambino.
"Sono desolato", sospirò l'albero. "Vorrei tanto donarti qualcosa... ma non ho più niente. Sono solo un vecchio ceppo. Mi rincresce tanto..."."Non ho più bisogno di molto, ormai", disse il bambino. "Solo un posticino tranquillo per sedermi e riposarmi. Mi sento molto stanco"."Ebbene", disse l'albero, raddrizzandosi quanto poteva "ebbene, un vecchio ceppo è quel che ci vuole per sedersi e riposarsi. Avvicinati, bambino mio, siediti. Siediti e riposati".Così fece il bambino.E l'albero fu felice. Fine.
(Shel Silverstein)
Sul risvolto di copertina del libro c’è una citazione di Silvestein: “Penso che il libri, anche quelli per bambini piccoli, possano contenere più di un’idea. Una sola storia può contenerne molte, almeno cinquanta”.
Dedicato a chi è capace, nonostante i limiti dei nostri tempi, ad essere quell'albero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo che più che imitare l'abero, sia necessario educare correttamente i bambini.
Uno con un'appetito così, poi...
dimassima

Anonimo ha detto...

Questo racconto si presta a molteplici interpretazioni. Oggni interpretazione è legata all'esperienza di chi lo legge. Grazie per il commento dimassima ti leggo sempre