maggio 02, 2008

IL CINEMA A CASA MIA



Risolto il dilemma della scelta del film tra commedia, romanticismo o impegno io e una mia amica abbiamo rivisto, nel salotto di casa mia, con annesso bicchiere di vino, patatine fritte e salsa rosa, un film imperdibile di qualche anno fa. Il titolo originale della pellicola Eternal sunshine of the spotless mind, più o meno “eterno splendore di una mente immacolata”, ma anche “eterna serenità di una mente candida” riprende il verso dell’epistola ELOISA AD ABELARDO di Alexander Pope, datata 1717,

English version

How happy is the blameless vestal's lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd.

Versione in Italiano

Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Eterna letizia di una mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.

In italiano diventa l’orrendo titolo “Se mi lasci ti cancello”.

Eternal sunshine of the spotless mind è la storia di un uomo appena uscito dalla relazione più importante della sua vita : Clementine vitale e vulcanica se n’è andata. La cosa tragica è che la ragazza sembra non riconoscerlo più. Joel scoprirà da alcuni amici che Clem si è rivolta al Lacuna Inc., un centro medico specializzato nella cancellazione dei brutti ricordi. Joel deciderà, quindi, di subire lo stesso trattamento. Mentre il protagonista si sottopone alla cura comprende cosa ha prodotto la rottura tra lui e Clem e non vuole più dimenticare. Joel cercherà in ogni modo di salvarla, di nasconderla in qualche angolo della sua memoria, riconoscendo in lei la persona che ama e che lo rende migliore.

Non è un film semplice: è insieme un puzzle e un labirinto. La strada da percorrere ha un tragitto strano che compiamo attraverso la mente di Joel e la nostra concezione della vita.

È un film sulla memoria, noi siamo in quanto ricordiamo e siamo ricordati. Il nostro essere ora e qui è determinato dal nostro passato. Senza memoria non esistiamo. Il ricordo dei nostri errori però non sembra non farceli più ripetere. Vedi scena finale


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