gennaio 29, 2009

La mia eredità

È strano come certe attitudini, modi di essere dei tuoi antenati siano in te come se ci avessi vissuto insieme e ne avessi assorbito l’anima. Ad esempio per caratteristiche fisiche e caratteriali somiglio in modo impressionante alla mia bisnonna. Non l’ho frequentata molto, solo d’estate e quando ero bambina, in visita.
La sua caratteristica principale era il controllo sull’organizzazione della casa, l’apprensione, che mascherava con atteggiamento severo, verso figli, nipoti, pronipoti, e la conservazione maniacale degli oggetti. Quest’ultima è la caratteristica che mi accomuna a lei e che ho cercato, inutilmente, di modificare. Fatico a gettare le cose, conservo tutto. Anche se in disordine io so esattamente dove sono gli oggetti, le carte, gli abiti, i libri che custodisco e se, a distanza di tempo, a volte anni, le voglio riesumare e non le trovo scoppia una tragedia. Per esempio i libri fanno parte di questa mania. Ho una libreria molto ricca che nessuno può toccare. Mia figlia ogni tanto mi chiede un libro per leggerlo e io provo un vero dolore fisico a prestarglielo. Alcune amiche mi hanno chiesto in prestito dei libri che devono ancora essermi restituiti, be’ le sto tormentando insistentemente perché li rivoglio e non sopporto che siano in giro chissà dove. Che se li comprino!
Altra prova della mia mania di conservazione sta nel numero di Drive Pen in mio possesso: una da 128 MB ( la più vecchia); una da 512 MB; due da 1 Giga; tre da 2 Giga; due da 4 Giga; una da otto. Totale 10 Drive Pen quasi tutte piene di materiale. Mi sforzo di cancellare qualche cosa ma come posso fare? Non ci riesco. Penso sempre che mi possa servire in futuro. Infine preferisco comunicare via e-mail che in chat: i messaggi si possono conservare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Porti via le immondizie o anche quelle...
Scherzo.
Ho un figlio adolescente che ha già nella sua grande camera tante cose da poter organizzare un discreto museo, e fatica a separarsi anche dalle bustine rotte delle figurine.
Ho dovuto stipulare un contratto, con tanto di penale pecuniaria, per ottenere l'eliminazione, in un mese, di un sacchettino piccolo di cosette. Dovreste lavorare, tu e mio figlio in quella che era la Conservatoria. A far cosa? Conservare, appunto.
Rb